SEO: come risultare ai primi posti nelle ricerche di Google – 1a puntata

SEO: come risultare ai primi posti nelle ricerche di Google – 1a puntata

Come far comparire il vostro sito e i vostri contenuti sulla prima pagina dei risultati di ricerca di Google?

Google indicizza, ovvero dà rilevanza ai risultati, sulla base di molti fattori e l’importanza di ognuno di questi varia nel tempo a causa di continui aggiornamenti dell’algoritmo!

La SEO (Search Engine Optimization) è un’attività fondamentale per monitorare e migliorare il posizionamento del proprio sito web all’interno delle pagine dei risultati di Google dette SERP (Search Engine Results Page).

 

Fare SEO è un lavoro dietro le quinte volto a curare l’aspetto e l’impatto dei contenuti, e che dona autorevolezza, utilità e coerenza al vostro sito web. Questa attenzione viene premiata dall’algoritmo di Google con un punteggio che definisce visibilità e popolarità per ogni singola pagina del web, chiamato Page Rank.

Ma quali sono i fattori SEO che determinano il vostro posizionamento?

 

 

I FATTORI ON SITE

Una buona gestione del vostro sito è la prima regola di base perché Googlebot, il crawler di Google, ne scansioni le pagine e lo valuti positivamente.

Un impatto importante sulla valutazione lo hanno l’età e la storia del dominio: ad esempio, se il vostro dominio è presente sul web da tempo, pur non pubblicando molti contenuti si posiziona meglio rispetto a domini appena nati; di contro, se questi hanno avuto un precedente proprietario che è stato penalizzato da Google, il vostro risultato ne sarà influenzato negativamente.

È sempre consigliato comunque evitare lunghe inattività del sito.

Per permettere a Googlebot di indicizzare i contenuti con più semplicità è sempre consigliabile usare un linguaggio di programmazione HTML, ed inserire nel dominio la parola chiave che immaginate che l’utente digiti per trovare ciò che voi offrite, la vostra keyword obiettivo.

Concludere il dominio con una specifica estensione TLD di una Nazione (per esempio .it, .de, .uk) può essere utile nel caso in cui i vostri obiettivi abbiano un Paese rilevante; con le estensioni generiche (.com, .net) potete impostare il target degli utenti che volete raggiungere attraverso specifici software SEO come Google Search Console.

Search Console, così come Google Analytics, sono il punto di contatto tra Google e il vostro sito e permettono di valutare le performance dello stesso all’interno delle pagine SERP quindi il cosidetto ranking del motore di ricerca. Per avere valutazioni immediate sulle vostre pagine e capire come migliorarle un’utile estensione Chrome è SEO Meta in 1 Click.

Anche usare il protocollo di sicurezza HTTPS garantisce al vostro sito una buona considerazione in termini di qualità di navigazione.

Il layout del sito web deve consentire all’utente di individuare ed accedere facilmente ai contenuti, per questo non sono ben viste pagine con un’eccessiva presenza di ads, popup e altri elementi di disturbo.

Il menu di navigazione è una pagina cruciale perché rimanda a più pagine diverse: tra queste è importante valorizzare quelle che portano a un traffico maggiore. La pagina “chi siamo” deve essere chiara, sintetica e fornire collegamenti ai social degli addetti ai lavori, a fonti ufficiali e ad altre informazioni utili.

All’interno del sito è bene incorporare la Sitemap, quel documento che illustra schematicamente i percorsi disponibili tra le diverse pagine del sito collegate tra loro; altrettanto utile è riservare un piccolo riquadro di ogni pagina al percorso che l’utente ha fatto nel sito dal momento dell’accesso, per permettergli di ritrovare “la strada” (non a caso il termine tecnico di questa operazione è Breadcrumbs, che significa “briciole di pane”).

Il footer del sito, ovvero il piè di pagina, è il menu meno importante e solitamente viene utilizzato per inserirci note legali, la privacy policy ed i termini d’uso.

 

I FATTORI ONPAGE E OFFPAGE: LA QUALITÀ PRIMA DI TUTTO

Per suscitare interesse e gradimento negli utenti a cui puntate maggiormente bisogna offrire loro un’esperienza di navigazione empatica. Nel mondo digitale più che la quantità è la qualità quella che conta.

Questa qualità la si può ottenere ottimizzando i fattori on page attraverso i post che pubblicate, creando contenuti indicizzabili per più keyword a coda lunga ossia brevi frasi da due o tre parole. Inseritele nel titolo, nel primo paragrafo, nel corpo dell’articolo e nell’ultimo paragrafo, in grassetto o sottolineate.

Per non stancare il lettore è importante che i paragrafi non siano lunghi e che siano spesso spezzati da sottotitoli e intervallati da belle immagini. L’inserimento di elenchi puntati e tabelle, se in aiuto al testo, lo rendono scorrevole e incentivano il proseguimento della lettura.

Vi sarà poi capitato, leggendo un articolo, di cliccare delle parole evidenziate o colorate che vi rimandano ad altre pagine interne o esterne al sito in cui stavate navigando: i link!

Tra i fattori on page che contano per la SEO vi è proprio la creazione di questi collegamenti, gli anchor text, perché permettono di migliorare l’esperienza dell’utente nel sito (un parametro che Google sta considerando sempre più con maggiore attenzione) e di portare il posizionamento del post alla prima pagina dei risultati di ricerca di Google. Buona norma è inserirli solitamente nella seconda metà del corpo dell’articolo o della pagina.

 

Cliccando sull’immagine bottone, vi rimandiamo ad un articolo che approfondisce ulteriormente i fattori on e off page.

 

Per essere affidabili e autorevoli bisogna tenersi informati ed essere il più obiettivi possibile, scegliendo con cura e diversificando le fonti pertinenti al tema di cui parla il post.

La qualità nasce anche attraverso l’essere minuziosi, quindi è conveniente cercare la conferma di un link esterno da più fonti, siano queste siti o gruppi social.

Oltre alle keyword presenti nel testo, inserire dei tag (non troppi) che racchiudono in sintesi il contenuto dell’articolo… è un importante passaggio all’interno della propria pratica SEO in grado di migliorare i parametri di indicizzazione per i vostri contenuti.

È importante prima della pubblicazione finale inserire le giuste keyword all’interno della meta-descrizione (l’incipit del post visualizzato sulla pagina dei risultati) e spingere il più possibile l’utente alla lettura, comunicando in modo conciso cosa andrà a leggere quindi il contenuto dell’articolo.

Dopo la pubblicazione è bene controllare il front end del sito, ovvero quello che appare all’utente quando si interfaccia con esso, e verificare che non ci siano rallentamenti o incongruenze. E se ci sono? Che fare?

I rallentamenti sono spesso dovuti a video o mappe caricate senza incorporamento al sito: una buona pratica SEO velocizza la visualizzazione inserendo nel post il codice HTML del contenuto prelevato da YouTube o da Google Maps.

 

Allo stesso tempo, una delle principali cause di lentezza è rappresentata dalle immagini, che sono però fondamentali: per questo esiste un insieme di procedure volte alla loro ottimizzazione. Ma di cosa si tratta esattamente?

Ottimizzare le foto e le immagini al post è una delle principali regole base per la SEO del vostro sito web.

 

Il formato delle immagini deve essere jpg, mentre è sconsigliato il formato png (che non tengono i metadati!). La scelta deve ricadere su immagini libere da copyright, quindi controllate se quelle che vi piacciono su Google Immagini ne sono sprovviste, cliccando strumenti, diritti di utilizzo e infine licence creative commons. Come fare se invece queste foto hanno dei diritti? Semplicemnte chiedendo al suo autore e poi ricordandosi di mettere sempre in descrizione all’immagine il suo titolare preceduto da credits to.

 

L’immagine non deve essere troppo “forte”, piena di filtri, ma luminosa e il più possibile realistica. All’interno di un singolo post sarebbe meglio impostare la stessa misura e orientamento per tutte le immagini, centrandole nel testo e inserendole spesso in modo tale da dare “aria” ai contenuti testuali.

Anche un peso eccessivo della foto potrebbe contribuire molto ai rallentamenti, conviene comprimerla con software come Optimizzilla. Stesso dicasi per l’immagine di copertina (o in evidenza)!

Una volta scelta l’immagine, come fare per renderla più accattivante e adatta alla grafica del vostro sito? Per inserire elementi grafici e di testo all’interno delle immagini, uno dei software più consigliati è Canva (che è anche gratuito) perché molto semplice da usare e fornisce svariati modelli grafici sulla base delle keyword da voi digitate.

L’ottimizzazione continua sul proprio pc, compilando il riquadro dettagli per ogni immagine scelta inserendo i tag (separati da virgole), una descrizione (nella casella commenti) e un oggetto in cui includere le keyword pertinenti. Dopo aver rinominato l’immagine, sempre usando le keyword, la si carica all’interno del post, posizionandola solitamente prima del relativo testo.

Come le parole, anche le immagini possono contenere un link di rimando ad altre pagine e per questo sono dette “immagini bottone”. Dopo averla personalizzata come più vi piace con Canva basta caricarla sul sito e copiare l’URL.

I fattori off page sono altrettanto importanti per essere indicizzati perché migliorano l’affidabilità del sito, e si basano prevalentemente sul link building dei link in entrata, i backlink.

 

 

Se ricevete molti backlink da altri siti, ovvero se pagine di terzi menzionano il vostro post incorporandolo in una anchor text, il vostro Page Rank su Google migliora (per approfondire ti invitiamo a visitare anche il nostro post che attiene ai fattori del Google Page Rank!).

I backlink devono essere di qualità, provenienti da pagine che trattano argomenti coerenti al vostro; sono da evitare invece quelli di tipo nofollow oppure provenienti da pagine NON affini. Il motore di ricerca rivela infatti l’efficacia del backlink sia a livello di dominio, sia a livello del contenuto che linka.

L’effetto sortito dalla ricezione non si vede subito, ma comincia dopo circa 12 settimane. A parità di qualità, più se ne ricevono più il Page Rank aumenta.

Anche l’anchor text, in piccole dosi, è importante. Il testo che riceviamo come “ancoraggio”, se corrisponde ad una keyword obiettivo, dà più vantaggi rispetto ad anchor text non esatte, come quelle di tipo brand o URL.

 

Seguire gli aggiornamenti annuali di Google è importante per non avere cali di accessi al sito.

 

La SEO è una scienza? Diremmo proprio di si… è un campo di studi che si evolve velocemente e quindi richiede tanto aggiornamento. Per questa prima parte del nostro viaggio fermiamoci qui, la prossima puntata sarà proprio sul continuo aggiornamento della Search Engine Optimization! Speriamo di avervi aperto le porte della Search Engine Optimization…se questa lettura è stata utile, LASCIATE UN COMMENTO

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